E’ un appello ad intervenire quello lanciato nei giorni scorsi dall’Associazione dell’autotrasporto, che ha chiesto indicazioni al ministero dei Trasporti su come organizzare i corsi sull’uso del cronotachigrafo imposti dal 2 marzo. L’associazione ha invitato inoltre a porre attenzione alle proposte inviate alle imprese.

Il 2 marzo 2016, infatti, è entrata in vigore quella parte del Regolamento UE 165/2014 che obbliga le aziende di autotrasporto ad organizzare una specifica formazione agli autisti sull’uso corretto del cronotachigrafo. Trattandosi di un regolamento la sua applicazione è immediata in tutti gli Stati membri, senza la necessità di attendere una norma nazionale. Da qui il problema, in quanto l’Italia non ha ancora dato disposizioni su come attuare i corsi e su chi sia autorizzato ad erogarli. Una corsa che non ha mancato di mettere in allarme le associazioni di categoria, spaventate dalla possibilità che si generino truffe o da eventuali irregolarità. Per evitare tali rischi, la Fita ha chiesto al ministero dei Trasporti di fornire “precise disposizioni in merito alla tipologia e alle modalità di erogazione dei corsi, nonché in merito agli Enti e soggetti abilitati a tenerli”. Richiesta che però al momento non avrebbe ancora trovato una risposta.

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