L’ASAPS, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, nella persona di Giordano Biserni (presidente), ha chiesto a Mario Monti di bloccare l’incremento delle sanzioni del Codice della Strada che dovrebbe scattare a Gennaio 2013.

L’incremento, del 5,9%, è figlio dell’aggiornamento biennale delle sanzioni (art. 195, comma 3) del Codice. Una legge che risale 1995 e che ha visto, ad oggi, un aumento del valore medio delle sanzioni del 51%!

La richiesta è di certo connessa al momento di forte crisi economica che il nostro paese sta vivendo, e l’idea è quella di chiedere al Ministro di Grazia e Giustizia di vincolare questi aumenti delle sanzioni amministrative pecuniarie all’intera variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie comuni (media nazionale) nel biennio 2011-2012.

Un aumento, quindi, non programmato, a priori, che risulterebbe alquanto sgradevole per gli automobilisti, soprattutto che lavorano nel settore dei trasporti. Un incremento che qualche amministrazione confida servirebbe a recuperare parte delle somme tagliate dalle varie misure di contenimento dei costi, ma che, inevitabilmente, in questo momento, aumenterebbe la distanza fra controllori e controllati. Oltre al fatto che non può essere questa la ragione dell’incremento, sarebbe davvero immorale, senza contare il fatto che diminuzione del traffico e comportamenti virtuosi in crescita non possono far prevedere incrementi dalle sanzioni, sarebbe un comportamento anti-etico e prettamente economico.

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